After Laughter - Le nostre impressioni!

HARD TIMES: Parla della depressione ed ansia di cui Hayley ha iniziato a soffrire da tre anni a questa parte. Le ha permesso di correlarsi con altri che ce l’hanno, mentre prima si ostinava a negare che ci fossero problemi, dicendo che invece andava tutto bene. Adesso non può più farlo, essendo adulta. Adesso non sta male quanto quando stavano scrivendo l’album, ma ancora non è passata del tutto.

Taylor spiega che all’inizio scrivere per lui è stata una necessità, a causa dell’uscita di Zac ma soprattutto Josh, il compositore della band. All’inizio ha tentato di imitare il suo stile, ma poi pian piano ha trovato il suo stile, a partire dal Self-Titled. Ain’t it Fun ha cambiato il gioco, modificato il sound. Quella canzone li ha convinti a produrre quello che più li soddisfaceva e piaceva loro, anche in senso strettamente egoistico, soprattutto perché non erano convinti di continuare.

Hanno convinto Taylor a cantare dopo averlo promesso sulla Parahoy 2.

ROSE-COLORED BOY: La canzone più pop dell’album. Zac nel frattempo ha iniziato a scrivere, quindi hanno deciso di coinvolgerlo. Questa canzone è un mix delle idee di Taylor e Zac.

TOLD YOU SO: Hayley spiega che questa è una delle prime canzoni che Taylor le ha mandato. Quando l’ha ascoltata per la prima volta era in auto mentre era a Nashville e tornava da casa di Taylor, e ha iniziato a canticchiare su quel motivo. Le piaceva molto ma non sapeva come farci entrare quello che voleva, e hanno cambiato le parole molte volte. Racconta un episodio sul fatto di cantare in macchina per trovare idee per i testi: una ragazzina in auto con i genitori l’ha vista, ha capito che era lei e si è sporta dal finestrino perché non riusciva a capire se stesse bene o no. Soprattutto il bridge tratta del modo in cui ha preso qualche decisione e si è rivelata quella sbagliata, e di come in certi casi la gente aspettasse proprio di poterle dire ‘te l’avevo detto’.

FORGIVENESS: superare i problemi non è mai facile. Il miglior momento per la band è stato quando si sono riconciliati con Josh e Zac. La canzone parla proprio di quel momento.

FAKE HAPPY: stare davanti alla gente richiede coraggio, ma non è sempre facile, e non sempre si è disposti ad essere felici tutto il tempo. A volte si è obbligati a fingere, soprattutto se fai una cosa a livello professionale.

26: è una canzone di “crescita”. Hayley spiega che le piace moltissimo suonare le canzoni in acustico sul palco, e le piace il modo in cui suona Taylor. Per questo aspettava una canzone così, non vedeva l’ora che lui le mandasse qualcosa del genere. Zac la adora, ed è dispiaciuto che non suoni in questa traccia. Una cosa che piace a tutti loro è l’aggiunta dei violini nel brano a cura del produttore di Zac. Dal punto di vista del testo, è uno dei più profondi ed è una sorta di dialogo tra la Hayley di adesso e la Hayley di qualche anno fa.

POOL: gioia/tristezza. È una canzone d’amore. Scritta da Zac e Taylor, è uno dei primi brani finiti. Dopo le brutte esperienze nella sua vita, ha deciso di scrivere di nuovo della parte bella. In un certo senso, è stato imbarazzante per i ragazzi, ma apprezzano la sua onestà perché non dipinge tutto a tinte di rosa, ma in modo sincero.

GRUDGES: alti e bassi di qualsiasi tipi di relazione. Era una canzone necessaria per loro, con quel tono nostalgico e parla di Zac e la band. Anche Zac canta con Hayley, anche se non voleva all’inizio.

CAUGHT IN THE MIDDLE: ritorno al rock. Taylor spiega che dopo un viaggio è tornato più depresso di prima e ha scritto questa canzone. È la prima canzone che hanno registrato, e l’hanno modificata molto prima di decidere di metterla sull’album.

IDLE WORSHIP: parla di fede. Hayley dice che dopo aver visto una maglietta con la sua faccia stampata sopra, si è resa conto di non essere più la stessa persona. Questo l’ha portata a riflettere su come si inizi ad adorare qualsiasi cosa o persona che ci ispiri, senza pensare che soprattutto una persona non è insensibile. Spiega che la fede l’ha aiutata a capire chi era davvero, allontanandosi da quell’immagine finta di se stessa che perfino lei si era creata. Taylor si era molto abbattuto e litigava con Hayley perché lei gli diceva di reagire. Il rumore di sottofondo è quello fatto dal vento all’interno del soffitto di metallo di un grattacielo nel Regno Unito, che Taylor ha registrato e di cui ha fatto un sample.

NO FRIEND: la cosa più strana sull’album. Chi sussurra è Aaron Weiss, dei mewithoutYou. Ha unito parti di testi di tutte le canzoni dei Paramore fino a creare la storia dei Paramore.

TELL ME HOW: è la canzone più “di spessore” dell’album. È stata una delle più veloci dal punto di vista del testo. È iniziata dal pianoforte, all’inizio Taylor non era soddisfatto, ma la stessa difficooltà di composizione si è riversata nel testo, e quest’incertezza, a quanto dice Hayley (Taylor che dice che non è riuscito a scrivere niente e poi invece tira fuori pezzi fortissimi), succede regolarmente. Hayley è invece sempre incerta sul riuscire a interpretare o meno quello che la musica suggerisce. Parla di rottura e mancanza di comunicazione. È stata una liberazione, riuscire a dire come ci si sente quando una persona ti delude, spiega Hayley, anche se alla fine quel litigio non porterà a niente.

Spiegano che l’album è stato un buon esercizio di scrittura, e molto utile per lasciarsi andare e sfogarsi su quanto accaduto – sia la parte positiva che negativa – e che la cosa importante per loro tre, adesso più che mai, è di divertirsi insieme.