La Rosa Bianca

Un gruppo di amici al tempo del Nazismo e della Seconda Guerra Mondiale

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  1. Ginnie.
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    Bella discussione. Io sono sempre stata sensibile a questo argomento, mi interessa molto e anche se se ne è sentito molte volte parlare non si può dare per scontato una cosa del genere.
    Ormai è ricordato dal mondo di oggi come cosa vecchia, archiviata, tipico avvenimento scolastico, da libro di storia. Una cosa talmente disumana, talmente incredibile e agghiacciante che si tende quasi non dico a rimuoverlo, ma a pensarlo come un evento eccezionale e talmente grande che è impossibile da ripetere. Ma non è così.
    Io ragazzi ho studiato tedesco al liceo e anche ora all'università ho deciso di dedicarmi a questa lingua, e sono felice perchè posso continuare ad approfondire l'argomento, non si è mai finito di imparare.
    Sostengo il parere di Vale e sono d'accordo. Primo Levi stesso la pensava alla stessa maniera. Disse in un'intervista "Sono sopravvissuto per scrivere", si impegnò per tutta la vita alla testimonianza lottando contro il tempo che scorreva e cercando di non rendere la Shoah un evento istituzionalizzato. Disse che le commemorazioni sicuramente potevano aiutare, ma più il tempo passava e meno la gente si rendeva conto della reale portata di ciò che era avvenuto. Ed è vero, è vero. Ed è un peccato, ma è inevitabile.. Ormai è cosa vecchia, ma davvero ci siamo fermati a riflettere e a cercare di capire cosa potesse significare? La totale perdita di dignità? L'azzeramento di identità? Le percosse, la violenza? Ma cosa può avere portato la Germania, culla della cultura, a dare retta ad un visionario come Hitler? Io rabbrividisco. Anche secondo me ricordare un solo giorno non basta ed è ipocrita in un certo senso. Ma è comunque bene che ci sia questa giornata, anche se non deve essere l'unico momento in cui ci si ricorda della storia. Sempre nei libri di Levi si trova una frase, che io trovo molto significativa: "Guerra è sempre". Scrive della Shoah non come evento circoscritto e passato, ma come una cosa che riguarda tutti. E' la manifestazione del male estremo al quale l'essere umano può arrivare anche se oggi può sembrare impossibile. Il 27 gennaio deve ricordare non solo le vittime della Shoah, ma deve testimoniare tutte le vittime dell'uomo.
    Conoscevo la storia della Rosa Bianca dalle superiori, e mi ha molto colpito. Ma è importantissima, perchè significa che non tutti i tedeschi erano nazisti. Ancora non ho visto il film, ma ho intenzione di farlo presto.
    Scusate il sermone, ma quando si tocca questo argomento potrei parlarne per ore!
     
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  2. lonni
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    Il film è molto bello, anche se è più incentrato su Sophie e sugli ultimi quattro giorni...
    Ma lo consiglio vivamente!!
     
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  3. Emma_Muse
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    Il punto è che non dovrebbe servire una giornata per ricordarli. Il ricordo dovrebbe essere sempre vivo, e penso proprio che non in molti lo facciano. Credo che forse entri in gioco qui, allora, l'utilità della Giornata della Memoria (che comunque, secondo me, sarebbe utile anche se tutti se ne ricordassero, giusto come cosa simbolica), giusto per far riflettere le persone che per il resto dell'anno non se ne occupano, la pensano come una cosa ormai passata, o altro.
    Una cosa, però: mi scoccia che si ricordino solo gli ebrei, quando sono stati uccisi omosessuali, zingari, slavi, minoranze varie presenti in Germania, disabili ecc.., oppure ecco, per parlare di altre stragi: gli Indiani? Le guerre di sterminio tra il 1860 e il 1890? Loro non hanno nemmeno una giornata a ricordarli, che io sappia (correggetemi se sbaglio).

    CITAZIONE (neoval @ 27/1/2013, 23:46) 
    sono ipocriti i media che ne parlano solo oggi

    Ma nemmeno più di tanto, dovevano parlare di Corona e Sanremo...in che stato.
     
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  4. lonni
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    Ogni persecuzione è terribile..
     
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  5. Juliet has a gun
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    Il brutto è che, purtroppo, non solo moltissime persone non pensano mai a quello che è successo se non il 27 gennaio, ma esiste anche il negazionismo che è quanto di più sbagliato l'uomo possa sostenere, secondo me. Poi okay, non voglio andare ot, ma secondo me anche solo il fatto che ci sono persone che sostengono di avere le prove necessarie per affermare che la Shoah non si è mai verificata fa venire la pelle d'oca dallo sconcerto...

    CITAZIONE (Emma_Muse @ 26/1/2013, 08:16)
    Che tristezza, da quando sono alle superiori penso che soltanto un professore abbia nominato una volta il Giorno della Memoria.

    Ecco guarda, secondo me i professori delle scuole medie e superiori dovrebbero parlarne di più tutto l'anno, quando ne hanno l'occasione allacciandosi al programma scolastico.
    Io mi ricordo che l'unica che ne parlava (in modo continuo, e non solo nel giorno della memoria) era la mia prof di storia e filosofia, che essendo esperta in materia, ci spiegava cose sulle idee di Hitler, sulla persecuzione razziale , etc etc in modo molto approfondito, stampandoci schede, dandoci schemi e utilizzando parole realistiche, quasi crude, senza ''censurare'' niente.
    Quindi, secondo me, questo è un buon modo per cercare di sensibilizzare soprattutto i ragazzi che non hanno vissuto quel periodo e quindi non sono proprio consapevoli di quello che è successo quanto può esserlo un anziano.

    CITAZIONE (Ginnie. @ 28/1/2013, 13:59) 
    Ormai è ricordato dal mondo di oggi come cosa vecchia, archiviata, tipico avvenimento scolastico, da libro di storia. Una cosa talmente disumana, talmente incredibile e agghiacciante che si tende quasi non dico a rimuoverlo, ma a pensarlo come un evento eccezionale e talmente grande che è impossibile da ripetere.

    Anche io penso che sia percepita in questi termini, non avresti potuto descriverlo meglio...
     
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  6. Ginnie.
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    CITAZIONE
    Il brutto è che, purtroppo, non solo moltissime persone non pensano mai a quello che è successo se non il 27 gennaio, ma esiste anche il negazionismo che è quanto di più sbagliato l'uomo possa sostenere, secondo me. Poi okay, non voglio andare ot, ma secondo me anche solo il fatto che ci sono persone che sostengono di avere le prove necessarie per affermare che la Shoah non si è mai verificata fa venire la pelle d'oca dallo sconcerto...

    E' terribile. Sconcertante direi! Tra l'altro i primi negazionisti erano proprio gli stessi nazisti che dicevano ai prigionieri dei campi che nessuno avrebbe mai creduto a ciò che avevano vissuto, sempre se qualcuno fosse sopravvissuto. Sapevano anche loro dell'enorme portata del loro crimine. Pazzesco.
    Non so se sia ot... ma io lo trovo un argomento su cui riflettere!
     
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  7. lonni
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    CITAZIONE (Ginnie. @ 28/1/2013, 20:11) 
    E' terribile. Sconcertante direi! Tra l'altro i primi negazionisti erano proprio gli stessi nazisti che dicevano ai prigionieri dei campi che nessuno avrebbe mai creduto a ciò che avevano vissuto, sempre se qualcuno fosse sopravvissuto. Sapevano anche loro dell'enorme portata del loro crimine. Pazzesco.
    Non so se sia ot... ma io lo trovo un argomento su cui riflettere!

    La maggior parte dei tedeschi negava per via dell'effetto del regime stesso. L'ideologia nazista si sostituì alle loro coscienze, decise per loro cos'era bene e cos'era male. Per questo i ragazzi della Rosa Bianca erano così pericolosi per i nazisti: essi si proponevano di risvegliare il popolo tedesco e le loro coscienze, far rendere conto loro che quello che stava succedendo era solo il Male per la Germania e per il Mondo!
     
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21 replies since 25/1/2013, 23:13   189 views
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