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hyperfrù;
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Appena ho visto il topic mi si è scaldato il cuore, solo dal titolo. Ma allora C'È qualcuno che se ne interessa! Ché poi, diciamolo seriamente, la politica non dev'essere un "interesse". La politica è un DOVERE, il dovere del cittadino, e trovo un insulto bello e buono che la gente non faccia che sputare su "i politici che non fanno il loro lavoro" quando poi non va a votare (non so se vi rendete conto di cosa significhi non votare, è sbattersene completamente... che schifo). La politica è un dovere, dovremmo occuparcene tutti, perché è il mondo in cui viviamo, cielo. Non dico perdere due pomeriggi a settimana a organizzare eventi di controinformazione e preparare proposte democratiche nell'ambito di una federazione di studenti (che in breve sarebbe la mia attività extrascolastica XD) ma almeno partecipare, informarsi! Bah.
Comunque, parliamone.
La legge bavaglio si potrebbe definire come l'ennesimo affronto a una democrazia che, come ho letto, giustamente, non c'è da un bel po'. La corruzione, i sotterfugi, le leggi ad personam ci sono SEMPRE state; il problema più grave, sapete qual è? È che ormai non stanno più neppure imbrogliando.
Le leggi non ce le fanno più alle spalle.
CE LE SBATTONO DAVANTI.
Un governo che fa una legge come il Lodo Alfano, che esplicitamente protegge dalla giustizia le prime quattro cariche dello Stato, andando contro i principi della Costituzione ("la legge è uguale per tutti" vi dice nulla?), è grave che venga messa in faccia al popolo e che gran parte del popolo l'accetti, ecco cosa è grave. Ma stiamo scherzando? Io non dico la lotta armata, ma avere le palle di dire che non siamo d'accordo, perché formalmente il diritto l'abbiamo ancora! Ci ha dovuto pensare la corte costituzionale, santi uomini, a fermarla per quanto era... esplicita. L'unico aggettivo per definirla è: esplicita. Così tanto che, se prima c'erano scusanti, ora bisogna proprio essere deficienti per credere ancora in Berlusconi.
La legge bavaglio purtroppo è troppo ben architettata, pone delle condizioni, non credo che la corte costituzionale possa fare qualcosa.
Per dirne una, dice che si può intercettare solo quando si hanno già le prove della colpevolezza.
... bello. Serve a molto intercettare un presunto criminale se hai già delle altre prove per metterlo dentro. -_______-
Nell'ultima assemblea d'istituto è venuto a parlarci Mario Calabresi, direttore della Stampa, grande uomo che combatte davvero da anni per la libertà d'informazione, e ha fatto un discorso molto bello (che non sto a dirvi quanti hanno seguito... mi vergogno per gli altri).
Le autorità purtroppo hanno colto la palla al balzo per una questione di privacy - perché, effettivamente, negli ultimi tempi si erano usate le intercettazioni un po' per fare gossip. Questo no. A me non interessa se Berlusconi va a prostitute o Renzo Bossi è stato bocciato tre volte, non me ne frega niente; ma quando fanno dei crimini non possono proprio permettersi di salvarsi perché hanno la loro posizioncina comoda, proprio non lo accetto.
Non sto ad andare oltre perché il discorso sarebbe lungo e noioso, ma un bell'inizio sarebbe se tutti facessimo intendere che la gente onesta, delle intercettazioni telefoniche non ha paura. Che mi intercettino, dico io, io non ho nulla da nascondere.
Purtroppo la maggior parte della popolazione, specie della mia età ma non solo, vive nel mondo di Barbie e dei Gormiti e non ha ancora capito che la vita è questa e ne facciamo tutti parte. |:
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E' finita la democrazia. |
